5 research outputs found

    Alfredo Cottrau, 1839-1898, L'architettura del ferro nell'Italia delle grandi trasformazioni

    No full text
    All'A. sono da ascrivere i seguenti capitoli:- "la formazione, l'uomo pubblico, il tecnico, l'imprenditore", "La conquista delle grandi luci", "Il gran ponte girevole diTaranto", "Privative e ingegnosi altri trovamenti", "Regesto biografico; bibliografia". Alfredo Cottrau occupa un ruolo cruciale nella storia della tecnica dell'Italia unita, personalitĂ  geniale capace di saldare la sapienza imprenditoriale inglese con la tradizione teorica e sperimentalista della scuola francese. Progetta e dirige la costruzione di architetture "grandiose". Il tema del ponte ferroviario e non, delle grandi tettoie metalliche delle stazioni e teatri diventano una costante della sua attivitĂ . Porta a compimento la quasi totalitĂ  dell'intero fabbisogno italiano, dal ponte di Mezzanacorti sul Po al ponte girevole di Taranto, al teatro Politeama di Palermo

    seminario sulla riqualificazione dei quartieri d'autore riflessioni interdisciplinari

    No full text
    L’urgenza di ottimizzare le risorse e di contenere i consumi energetici ha determinato la necessitĂ  di adeguare il patrimonio architettonico esistente alle sopraggiunte istanze di sostenibilitĂ . Alla luce degli indirizzi normativi adottati in tema ambientale, la questione energetica Ăš attuale ed urgente, e si innesca all’interno di problematiche ormai radicate. Da tempo si rileva la necessitĂ  di contrastare il degrado delle periferie, ma pochi sono stati gli interventi di recupero, e la difficoltĂ  di gestione delle case popolari – complicata dai mutamenti del regime di proprietĂ  degli alloggi, dal pubblico al privato – di certo non aiuta ad operare le necessarie azioni di riqualificazione . Il problema energetico esiste e non puĂČ essere circoscritto all’intervento su un appartamento nĂ© sul singolo edificio, e del resto sarebbe riduttivo avere come unico obiettivo quello di incrementare le prestazioni del fabbricato per diminuire i consumi. Come agire? Quali sono gli strumenti e le soluzioni piĂč appropriati al nostro contesto? In questo scenario, il seminario intende approfondire alcuni aspetti della riqualificazione dei quartieri residenziali d’autore che, in una visione sostenibile, possono essere assunti nei progetti di rigenerazione urbana come risorse da valorizzare. Investiti da problematiche di degrado e di inadeguatezza, soprattutto in tema di dispendio energetico, molti di questi quartieri sono costituiti da costruzioni obsolete. Tra le origini delle condizioni di degrado attuali, con particolare riferimento ai quartieri popolari della ricostruzione, vi Ăš certamente la ‘fragilità’ costruttiva degli edifici realizzati in cemento armato con materiali e soluzioni tecniche all'epoca ancora sperimentali, ed eseguiti in economia di spesa. (Rosalia Vittorini, Dalla ri-costruzione alla ri-qualificazione: costruzione e progetto delle case popolari) Si tratta di realtĂ  molto diverse per qualitĂ  costruttiva, ruolo urbano, regime di proprietĂ  (una parte sostanziale Ăš patrimonio pubblico in fase di alienazione) . Riguardo agli strumenti per la salvaguardia, l’innalzamento della soglia per l’apposizione del vincolo di tutela di un’architettura da 50 a 70 anni dalla costruzione, esclude dalla norma tutta la produzione della seconda metĂ  del Novecento, compreso i quartieri d’autore della ricostruzione post-bellica. (Ugo Carughi, Quali strumenti per la tutela dei quartieri d’autore?) Il valore dei quartieri d’autore riguarda non soltanto la scala dell’architettura ma anche quella urbana. Seppure le condizioni di contesto di questi complessi siano generalmente oggi differenti rispetto a quelle degli anni della costruzione, da tali insediamenti, riconosciuti come “parti” di cittĂ  chiaramente identificabili e descrivibili nei loro limiti morfologici, Ăš possibile partire per ‘disegnare’ interventi di riqualificazione urbana alla scala del quartiere anche in relazione alla dotazione di attrezzature e spazi pubblici. (Renato Capozzi e Federica Visconti, Metodologie del progetto urbano: Rione Luzzatti a Poggioreale e Rione D’Azeglio a Barra) Considerato l'assenza di vincolo, non puĂČ esistere alcuna azione di controllo e di indirizzo da parte delle Soprintendenze. Difficile comprendere se e come sarebbe possibile intervenire su volumi aggiunti, superfetazioni, abusive e talvolta anche condonate. (Alfonso Cecere, I quartieri d’autore e l’alienazione del patrimonio pubblico: salvaguardia del patrimonio e proprietĂ  privata

    Presentazione della ricerca architetture dal 1945 ad oggi a Napoli e provincia, Palazzo delle Arti, Napoli, 14 dicembre

    No full text
    Ministero per i Beni Architettonici e Ambientali Margherita Guccione (responsabile scientifico), Francesca Fabiani, Teresa Leuzzi, Esmeralda Valente, Alessandra Vittoriani . Referenti Soprintendenza Enrico Guglielmo (Soprintendente B.A.P.P.S.A.E. di Napoli e provincia), Ugo Carughi. UniversitĂ  degli Studi di Napoli " Federico II " e Seconda UniversitĂ  degli Studi di Napoli responsabili scientifici: Pasquale Belfiore, Benedetto Gravagnuolo collaboratori: MarcoFabio De Lillo, Carlo De Luca, Paola Jappelli, Cristina Magliulo, Giovanni Menna, Renato Piccirillo. coordinamento editoriale: Maria Dolores Morelli sistema informativo: Ermes Multimedia sr
    corecore